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Scuola Primaria “A. Vivaldi”: attività pomeridiane extrascolastiche

 

Ieri sera, presso la sala della Delegazione Comunale di San Giorgio di Livenza, l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con gli educatori sociali Andrea Neri e Matteo Pasqual, ha presentato una proposta educativa pomeridiana che prenderà il via a partire dal prossimo anno scolastico e che sarà rivolta ai bambini di tutte le classi del plesso A. Vivaldi.

 

Cosa succederà, quindi?
 

Amministrazione, Istituto Comprensivo Palladio, AULSS n. 4 e Parrocchia di San Giorgio di Livenza lavoreranno insieme per garantire ai bimbi iscritti alla classe prima 5 pomeriggi ed ai bimbi iscritti alle classi successive un minimo di 3 pomeriggi.
 

La mensa verrà gestita dal Comune mentre nei pomeriggi verranno svolte varie attività extrascolastiche.
 

L’AULSS gestirà settimanalmente due pomeriggi, raddoppiando il progetto “Inside Out”, partito già quest’anno. Al momento tale attività si svolge il martedì dalle 15 alle 17 presso le sale del centro parrocchiale, è rivolta ai bimbi della scuola primaria e secondaria ed è a frequenza gratuita. Durante la prima ora vengono svolti i compiti, mentre la seconda ora è dedicata ad attività educative varie, come laboratori e giochi, il tutto con lo scopo di creare rete già in giovane età, di integrare i bimbi e di mostrare l’importante ruolo che possono avere i ragazzi più grandi nei confronti dei più piccoli.
 

Per quanto riguarda gli iscritti alla classe prima, se ci saranno i numeri, l’Istituto Palladio si attiverà, previo consenso di tutti i genitori, per l’organizzazione di attività pomeridiane due volte la settimana.
 

“Siamo qui per trovare una soluzione – ha dichiarato il Consigliere di Maggioranza Giacomo Capiotto – l’Amministrazione Comunale è presente e, insieme ai membri del tavolo di lavoro "Comunità attiva" (AULSS, Polizia, associazioni, parrocchie), sta lavorando per garantire alla Comunità di San Giorgio di Livenza attività pomeridiane educative che possano soddisfare le esigenze dei cittadini”.
 

“Prima di tutto dobbiamo capire se i cittadini sono interessati a unire le energie, in termini di professionalità, tempo, idee e dal punto di vista economico – ha spiegato l’educatore Pasqual – per permettere ai nostri ragazzi di crescere nella solidarietà e nell’incontro con l’altro. In caso affermativo, possiamo ragionare su azioni concrete da attuare per il bene dei cittadini di oggi e di domani”
 

“L’obiettivo è quello di creare una comunità educativa territoriale – spiega l’educatore Neri – di mettersi in gioco per fare sistema. Proviamo a costruire delle alternative per i vostri figli”
 

“Vogliamo creare uno spazio di riflessione – ha concluso il dirigente ai servizi Sociali del Comune di Caorle Guglielmo Bello – dove ci si possa sentire liberi di parlare, senza essere giudicati. Ascoltiamo i nostri ragazzi e aiutiamoli a crescere nel migliore dei modi, offrendo loro un’alternativa pomeridiana educativa”.

  

  

Data creazione: 15-01-2019 | Data ultima modifica: 15-01-2019