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CaorlEducazione: il nuovo progetto dell'Amministrazione Comunale in ambito educativo

Fare squadra vuol dire mettere a disposizione le proprie risorse per contribuire al bene di tutti. Così nasce l’idea del nuovo tavolo di comunità promosso dall’Amministrazione Comunale di Caorle, attraverso l'azione di tre assessorati: Cultura ed Istruzione, Sport e Servizi Sociali. Questa è la prima delle diverse novità con cui si vuole ricominciare a costruire laboratori di comunità che stimolino l’incontro, l’inclusione, la formazione per il bene comune.

Al centro del progetto denominato “CaorlEducazione” ci sono le famiglie detentrici della forza educativa che richiede maggiore cura a causa del periodo di disorientamento, allontanamento tra agenzie educative e complessità sociale. Ripartire dalle famiglie vuol dire andare al nocciolo della risorsa più importante di una società perché si colgono contemporaneamente la cultura educativa, le bellezze e le fragilità del crescere e i dialoghi intergenerazionali.

Attorno alla famiglie ci sono le altre funzioni educative come la scuola, lo sport, la spiritualità, la musica: c’è bisogno di un villaggio per far crescere un bambino ma anche di tanto coraggio!

E' necessario, pertanto, che ciascuna funzione educativa sia consapevole del proprio specifico modo di educare: quello della famiglia, della comunità, della scuola, della società sportiva. Ciascuno educa in modo diverso e nessuno basta da solo! Ciascuno ha un contributo importante da dare ma in rapporto con il contributo di altri: una relazione dialogica, aperta, che riconosce il proprio valore e la parzialità del proprio punto di vista. È questo che può dare vita a dialoghi significativi, in cui si mettono a confronto le differenti culture educative dei soggetti in campo.

In questa prospettiva, tutti sono chiamati a mettersi in gioco e a fare la loro parte di adulti, sollecitati in questo dalla responsabilità verso i più giovani: un'altra delle situazioni in cui appare evidente come l'educazione dei più giovani aiuti a far crescere gli adulti che si dedicano a essi.

Anche le istituzioni pubbliche hanno un ruolo importante in questo dinamismo che costruisce legami e dunque costruisce comunità, appartenenza, genera servizi migliori per i giovani. Non si tratta di pensare a iniziative di cui le istituzioni pubbliche debbano essere protagoniste; piuttosto, l'istituzione ha il compito di favorire i legami, di contribuire a tessere le reti che fanno comunità: censire ciò che di positivo esiste sul territorio, dar vita a tavoli che facciano incontrare i protagonisti, mettere a disposizione risorse perché ciò che di positivo e di serio si progetta possa essere realizzato e possa contribuire a dare sempre più valore al servizio di coloro che si dedicano alle nuove generazioni.

È in quest’ottica che l’Amministrazione Comunale punta su figure di spicco nel panorama psicologico e pedagogico, affidando progetti di comunità diversi che puntino però allo stesso traguardo. Si tratta di Andrea Neri, psicologo, e Matteo Pasqual, pedagogista, esperti conoscitori delle strategie operative e del territorio di Caorle che da subito hanno cominciato a dettagliare una serie di interventi atti a ricostruire le alleanze tra gli adulti nei loro diversi ruoli. Hanno dato spazio a tutte le agenzie educative in maniera equa valutando come indispensabili co-costruttori di modelli educativi validi per far crescere le persone in un unicum valoriale uniforme ma coltivando le differenze segno dell’originalità di ciascuno.

Incontri con e per i genitori, laboratori psicopedagogici in aula per i bambini e ragazzi dell’istituto comprensivo, colloqui con gli insegnanti, collaborazioni con le scuole dell’infanzia, attività in campo nello sport, confronto con gli educatori sportivi, ascolto dei giovani in difficoltà, creazione di percorsi per famiglie preoccupate della crescita e delle azioni dei loro figli, dialoghi con la parrocchia; sono le prime azioni messe in campo da questi educatori.

“Gli alberi che crescono fanno poco rumore ma a poco a poco ricoprono il terreno dando riparo, sostegno e benessere all’intero sottobosco – spiegano Andrea Neri e Matteo Pasqual - Questa è l’azione di comunità che si è messo in atto. Si ricercano sempre adulti che abbiano voglia di rischiare per il bene dei nostri ragazzi; partecipare è la prima azione. Vi aspettiamo”.

Tra le ultime iniziative del Tavolo di Comunità Educante si ricordano l'incontro dello scorso 30 marzo nel centro pastorale “Giovanni XXIII”, intitolato “Figli connessi...Genitori Capaci”, rivolto ai genitori dei ragazzi iscritti alle classi prime e seconde alla Scuola Secondaria di Primo Grado, che è stato promosso dopo un percorso che aveva coinvolti in primis gli studenti in classe.

Il 9 aprile a San Giorgio di Livenza, nel salone polivalente della parrocchia di San Giorgio, si terranno anche incontri dedicati alla ludopedagogia (Ore 14 per i bambini della primaria, ore 16 per i ragazzi dai 12 anni in su).

Martedì 12 aprile è in programma un nuovo appuntamento, dedicato questa volta ai genitori dei bambini che frequentano le classi prime e seconde della scuola primaria, intitolato “Genitori Sereni, Bambini Felici” che si terrà alle 17 sempre nel centro parrocchiale Giovanni XXIII, all'esito di un lavoro svolto prima in classe con i bambini.

“Il progetto “CaorlEducazione” è promosso per aiutare le famiglie a rispondere alle esigenze educative e per aiutare i genitori a comprendere le proprie fragilità e quelle dei propri figli – spiega l'Assessore ai Servizi Sociali, Katiuscia Doretto – Nei prossimi giorni però vogliamo coinvolgere l'intera cittadinanza rispetto al tema del disagio giovanile e, in particolare, in relazione all'emersione di fenomeni di spaccio e vandalismo tra i giovanissimi, evidenziati dalle indagini delle forze dell'ordine”.

“Il nostro obiettivo è coinvolgere tutte le istituzioni educative presenti sul territorio per dare vita ad un'azione sinergica che, partendo dalle famiglie e proseguendo a scuola, in parrocchia, durante la pratica sportiva, possa positivamente influire sui nostri giovani – prosegue il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura, Luca Antelmo – Dopo le difficili fasi dell'emergenza sanitaria c'è bisogno di un netto cambio di passo e per questo l'Amministrazione Comunale dedicherà risorse ed attenzione a questo progetto educativo”.

“Anche la pratica sportiva è un'occasione importante per i nostri ragazzi di vivere esperienze educative – conclude l'Assessore allo Sport, Mattia Munerotto – Per questo il tavolo di comunità coinvolge anche gli istruttori e le società sportive. Lo sport propone sani valori di rispetto ed impegno che possono contribuire a garantire una positiva formazione dei nostri ragazzi”.

Data creazione: 04-04-2022 | Data ultima modifica: 04-04-2022

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