Lo scorso 30 dicembre il Consiglio Comunale di Caorle ha votato all'unanimità l'ordine del giorno intitolato “Difficoltà e carenze del servizio di assistenza sanitaria primaria”, relativo al delicato tema della carenza dei Medici di Medicina Generale.

Il documento è stato predisposto dalla Conferenza dei Sindaci del territorio dell'Ulss 4 “Veneto Orientale” con l'obiettivo di unire tutti e 21 i Comuni del mandamento nella richiesta all'Azienda Sanitaria, alla Regione Veneto ed ai Ministeri della Salute e dell'Università e della Ricerca “di adottare tutte le possibili soluzioni organizzative e legislative atte a garantire la risoluzione della grave problematica della carenza dei medici di medicina generale”.

L'ordine del giorno descrive l'attuale situazione dei medici di base nel territorio del Veneto Orientale, riportando quanto evidenziato dalla Direzione Generale dell'Ulss 4 durante la riunione della Conferenza dei Sindaci del 28 luglio dello scorso anno. Nello specifico risulta che in Veneto Orientale sono 41 le zone carenti di medici di base e che nell'arco di cinque anni andranno in pensione ben 34 medici di medicina generale, pari al 26% dei medici in servizio.

Tra questi vi sono anche due dottori operanti nel territorio comunale di Caorle.

Da segnalare che l'ordine del giorno prevede una serie di soluzioni che vengono suggerite agli Enti competenti:

• l’incremento volontario del massimale dei pazienti dei medici di medicina generale;

• fornire supporti amministrativi ai medici che superano il massimale dei pazienti;

• la revisione delle Aggregazioni funzionali territoriali;

• rivedere il contratto dei medici di medicina generale;

• bandire due volte l’anno l’avviso per il reclutamento dei medici;

• rimodulazione gli accessi alla facoltà universitaria di Medicina;

• incrementare i finanziamenti per le borse di studio.

“Il tema dell'assistenza sanitaria primaria è particolarmente sentito dai cittadini – spiega il Sindaco di Caorle, Marco Sarto – Oltre ad essere da sempre un punto di riferimento per la popolazione, durante l'emergenza sanitaria la medicina territoriale ha rappresentato un valore aggiunto nella capacità di prevenzione e nell'assistenza ai malati oggi più che mai irrinunciabile. I Comuni del nostro territorio, attraverso questo ordine del giorno, vogliono richiamare l'attenzione degli organi competenti sulle criticità che affliggono la medicina generale, fornendo al contempo delle possibili soluzioni”.