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75° Anniversario della Liberazione

 
Quest’anno, nel rispetto della normativa prevista per l’emergenza in corso, la celebrazione a Caorle del 75° anniversario della liberazione si è svolta alla sola presenza istituzionale del Sindaco Luciano Striuli e del Comandante della Polizia Locale Armando Stefanutto
Nella prima mattinata di oggi sono state deposte, come da tradizione, le corone d’alloro con bacche dorate e fascia tricolore, presso i Monumenti o Cippi commemorativi Ai Caduti del Mare, Agli Artiglieri ed Ai Lagunari in Caorle capoluogo ed in San Giorgio di Livenza, in Ca’ Cottoni, in Ca’ Corniani e San Gaetano
Successivamente si è svolta una breve cerimonia, presso il Monumento Ai Caduti di Via delle Cape, con deposizione della corona, sulle note del “Silenzio”, suonato da Elia Zoccarato, trombettista della Banda Cittadina di Caorle M. Marafon, ove è stato reso onore ai caduti di ogni tempo, di ogni luogo, di ogni guerra
Quest’anno non è stato possibile svolgere la celebrazione, secondo il rito tradizionale, con la presenza delle altre autorità e delle associazioni d’arma, combattentistiche e partigiane, della Banda, alle quali tutte porgo il saluto della Città
Nel rendere l’onore ai Caduti, ricordiamo questa giornata – che per noi veneti assume anche un forte valore identitario dettato dall’affetto per San Marco – come una festa di pace, di libertà e di unità nazionale. Ricordiamo lo sforzo di coesione di diverse culture democratiche, unite nel rispetto della dignità dell’uomo, nel riconoscimento del valore del lavoro, nell’amore per la libertà, princìpi che sono stati poi trasfusi nella nostra Costituzione
Non diamo mai per scontate la libertà e la democrazia. E’ un dovere ricordare che la libertà non è un bene definitivamente acquisito ma è un bene che va tenuto vivo giorno per giorno. Perché è proprio nei momenti più difficili per le istituzioni, per la società, per l’economia, che si annidano i germi dell’assolutismo illiberale, autoritario ed antidemocratico. La democrazia è molto fragile e può essere scardinata anche dall'interno, attraverso un sapiente sfruttamento delle istituzioni, attraverso la manipolazione della volontà popolare tramite una molteplicità di tecniche, che si differenziano sia per grado di legittimità, sia per la sede in cui vengono esercitate e che possono tradursi anche nell’utilizzo della paura collettiva ingenerata dalle emergenze e dalle crisi.
Fermiamoci allora un attimo a ricordare ed a riflettere su questi valori che ci vengono da lontano, ma quantomai attuali. Perché, dopo la liberazione, quando la politica si fece poi aspra competizione democratica, fu la partecipazione del popolo, dei cittadini alla vita politica, economica e sociale che rese possibile una straordinaria ricostruzione ed uno straordinario progresso dell’Italia, senza lacerazioni dell’unità nazionale.
Settantacinque anni fa, dopo la lunga notte dell'occupazione e della guerra, l'Italia festeggiava la riconquista della libertà, avvenuta grazie al sacrificio di uomini e donne che hanno immolato la loro vita per garantire a tutti noi di vivere in uno Stato democratico, uomini e donne che hanno guardato alle future generazioni, semplici nomi di persone che oggi troviamo nei cippi commemorativi, nella toponomastica cittadina, che troviamo lungo i percorsi della memoria o semplicemente che non ricordiamo più perché rimasti senza nome. Uomini e donne che oggi ricordiamo assieme a quei grandi valori che hanno consegnato a noi ed ai nostri figli
Buon 25 Aprile e Buon San Marco a tutti!
Il Sindaco
Luciano Striuli
  
 

Data creazione: 25-04-2020 | Data ultima modifica: 25-04-2020