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Concluso il festival “Hemingway, il Nobel nella laguna di Caorle”

 

Si è concluso domenica 21 luglio, con la cerimonia di consegna del Premio Giornalistico Papa Ernest Hemingway a Nicolò Miotto (che ha ricevuto mille euro e la prestigiosa penna stilografica di Ernest Hemingway prodotta dalla Montegrappa), il festival “Hemingway, il Nobel nella laguna di Caorle” che si è svolto a Caorle a partire da lunedì 15 luglio.

 

Protagonista indiscusso del festival è stato Tito Stagno, il telecronista RAI che ha annunciato l’allunaggio dell’uomo cinquant’anni fa, con il famoso “Ha toccato! Ha toccato il suolo lunare!”. Al Premio Papa 2019, infatti, Tito Stagno ha raccontato i retroscena della diretta di 28 ore e 20 minuti che ha permesso al pubblico televisivo di seguire tutte le fasi dell’allunaggio. Un momento storico di quel 20 luglio 1969 che ha determinato la sua carriera e che in molti, anche tra il pubblico del festival, ricordano ancora con nostalgia. Proprio per il suo impegno ad elevare la cultura tramite la sua professione, il sindaco Luciano Striuli gli ha consegnato il Premio Speciale alla Carriera Città di Caorle 2019, abbinato al Premio Papa presieduto da Roberto Vitale.

 

Il Festival

Grande successo per il festival che ha visto alternarsi sul palco di piazza Vescovado numerosi ospiti nazionali ed internazionali. Ma non sono mancati gli appuntamenti sulla spiaggia dell’isola di Caorle, che ha fatto da cornice ai molteplici incontri ed interventi.

  

Si è parlato di via della seta e delle rotte marittime italiane, a seguito del recente accordo bilaterale Italia-Cina, con Zeno D’Agostino, presidente del Porto di Trieste, il giurista Andrea Benvenuti, il presidente delle Camere di commercio dell’Europa Centrale Damir Murkovic e il cofondatore dell’Alpi Aviation Corrado Rusalen. È stato, altresì, presentato il libro “Prove di felicità” di Eliana Liotta e l’ultima fatica editoriale di Guido Marangoni “Anna che sorride alla pioggia”. Non sono mancati i consigli del dermatologo Nicola di Meo, che ha dato tutte le informazioni necessarie per proteggersi dal sole. Al Premio Papa è stato ospite Oleg Mandić, l’ultimo bambino sopravvissuto ad Auschwitz, che ha dialogato con il generale Franco Alessio Pischedda, direttore del museo storico dell’Arma dei Carabinieri, il giornalista de Il Tempo Maurizio Piccirilli e lo storico Filippo Boni, accendendo così i riflettori su quello che può essere definito il periodo più buio della storia dello scorso secolo. Oltre a Mr. Papa Ernest Hemingway, tra coloro che hanno vissuto gli orrori della Seconda guerra mondiale è stata anche Rita Levi Montalcini. E proprio del Premio Nobel ne ha parlato Enrica Battifoglia, presentando il suo libro “Rita Levi Montalcini: l’irresistibile fascino del cervello”. A Caorle è giunto anche il giornalista e conduttore di Atlantide La7 Andrea Purgatori con “Quattro piccole ostriche”, un thriller internazionale nonché suo romanzo d’esordio. Un momento di riflessione sulla dipendenza dalla droga è stato l’incontro con Massimo Pighin, scrittore e finalista del Premio Prunola 2019, e Piero Prenna, presidente della comunità di San Patrignano. Al Premio Papa si è dato spazio anche alle vittime che sono morte nel Mediterraneo durante quello che viene definito il viaggio della speranza, alla necessità di integrazione e cooperazione. Temi affrontati sul palco del Premio Premio Papa da Mounir Ghribi della cooperazione internazionale OGS, Valentina Bach, segretario generale United World College of Adriatic e lo scrittore siriano Tareq Aljabr. Con “Viaggio in terra compromessa Chiara Basso Milanesi ha spiegato al pubblico del festival quella che è la realtà in Israele e Palestina. Protagonista, in piazza Vescovado, anche il Campione Paralimpico Oscar De Pellegrin con il suo ultimo libro “Ho fatto centro”. Ma il Premio Papa è anche l’unione di elementi apparentemente lontani come quello tra storia e moda, al centro del dibattito tra Cesare La Mantia, docente dell’Università di Trieste e la designer di profumi Claudia Scattolini. Il tema della felicità in relazione alla scelta di un determinato stile di vita è stato, invece, affrontato dalla monaca buddhista tibetana Ani Malvina Savio. Di equilibri precari, rivoluzioni, guerre e terrorismo hanno trattato l’imam del dialogo interreligioso Nader Akkad, Damiano Pizzol, funzionario all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo a Gerusalemme e Antonello Sacchetti che ha parlato del suo libro “Iran 1979”. Al Premio Papa 2019 è stato ospite Mattia Signorini con “Stelle minori” che ha dialogato con la scienziata Silvia Marchesan. Grande successo per l’appuntamento con Flavia Trupia, ghostwriter ed esperta di comunicazione, che ha analizzato i grandi discorsi della storia dei presidenti americani dello scorso secolo con Elisa Querini, studentessa di Scienze Internazionali Diplomatiche dell’Università di Trieste. Tra i protagonisti delle serate in piazza Vescovado Floriana Bulfon, giornalista de L’Espresso attualmente sotto scorta che ha parlato di “Casamonica. La storia segreta”, un’inchiesta giornalistica sul clan mafioso che controllava la Capitale. Presenti anche il capo della Polizia Franco Gabrielli, Monica Andolfato, segretaria del Sindacato dei giornalisti in Veneto, il procuratore generale della Repubblica Dario Grohmann e Alessia Cerantola, giornalista che si è aggiudicata il Premio Pulitzer con l’inchiesta denominata Panama Papers. Per la prima volta al Premio Papa anche Beppino Englaro che ha ripercorso con il vicedirettore dell’ANSA Stefano Polli la sua battaglia giudiziaria. Sull’isola anche Luca Saugo, finalista del Premio Papa 2018, che insieme allo scrittore Riccardo Clementi ha parlato della sua ultima fatica editoriale su Pantani “Un pirata in cielo”. “Luna, dolce dello spazio” realizzato dal Maestro Pasticcere e vincitore di Cake Star 2019 Massimo Ferigutti ha, invece, fatto da contorno alla presentazione del libro “Tutti gli chef sono in tv…e noi andiamo in trattoria” di Arrigo Cipriani, titolare dell’Harry’s Bar di Venezia, Edoardo Pittalis, editorialista de Il Gazzettino e dello scrittore Gian Nicola Pittalis. A descrivere al pubblico del festival ESOF 2020, l’evento più importante a livello europeo per la ricerca che sarà ospitato in Italia, è stato Stefano Fantoni, fisico nucleare e presidente della Fondazione Internazionale Trieste.

 

Data creazione: 23-07-2019 | Data ultima modifica: 25-07-2019