Dopo i controlli del 29 agosto che hanno portato al sequestro di 3.177 articoli di merce varia in due "bazar" di viale Santa Margherita, gestiti da cittadini del Bangladesh, gli agenti della Polizia Municipale e gli Ispettori della Camera di Commercio hanno messo a segno un altro duro colpo al commercio di prodotti irregolari. Infatti, giovedì 1 settembre, nel corso di ulteriori controlli che hanno interessato altri due negozi del centro di Caorle, sempre gestiti da cittadini bengalesi, sono stati sequestrati altri 10.327 articoli non conformi con le normative che regolano l'etichettatura dei prodotti, per un valore approssimativo di 35.000 euro.
Nel corso dell'operazione è stato, inoltre, accertato che il retrobottega di uno dei negozi veniva impropriamente adibito ad alloggio di fortuna, con la presenza di materassi e fornelli per la cucina dei cibi. Per questo motivo, oltre alle sanzioni previste dalle vigenti normative, i titolari delle attività sono stati diffidati a ripristinare l'originale destinazione d'uso dei locali.
Questa operazione, come le altre svolte nel corso dell'estate, ricade nell'ambito del vigente Protocollo d'Intesa stipulato tra la Prefettura, la Camera di Commercio ed i Comuni litoranei ed ha come oggetto la sicurezza dei prodotti ed il contrasto al fenomeno della contraffazione.