Ad una settimana dall’ultima azione interforze, venerdì mattina, 22 agosto 2014, gli uomini della Polizia Municipale, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Provinciale, del Corpo Forestale e della Guardia Costiera, coordinati dai rispettivi Comandanti ed Ufficiali, hanno nuovamente passato al setaccio la città allo scopo di bloccare i flussi di merci che alimentano il mercato illegale.
Nel corso delle operazioni, che hanno visto coinvolti 29 uomini e 12 mezzi, sono stati controllati 4 appartamenti di Caorle e Porto Santa Margherita, dove si riteneva potessero alloggiare un numero rilevante ed illegale di extracomunitari. Oltre a ciò si sospettava la presenza di un deposito di merci da destinare al commercio abusivo sugli arenili del Capoluogo e delle due frazioni di Porto Santa Margherita e Duna Verde.
L’azione interforze ha portato all’identificazione di 26 cittadini extracomunitari, tutti del Bangladesh, con la redazione di 11 verbali per violazione all’art. 43bis del “Regolamento di Polizia Urbana” che punisce la detenzione di merci destinate al commercio illegale. Redatto anche un verbale per commercio abusivo in spiaggia con il sequestro complessivo di 931 articoli di mercanzie varie (giocattoli, borse, bigiotteria, accessori di abbigliamento, ecc.), oltre al rinvenimento di altri 1300 articoli abbandonati dai venditori abusivi datisi alla fuga.
A seguito del controllo negli appartamenti sono state elevate 4 violazioni per sovraffollamento abitativo e altrettante per mancata comunicazione di ospitalità. Solo una delle persone straniere fermate è risultata sprovvista di documenti regolari e pertanto nei suoi confronti sono state avviate le procedure per l’espulsione.
Dagli accertamenti sono emerse anche delle irregolarità di tipo fiscale e per questo motivo la Guardia di Finanza ha avviato opportune verifiche nei confronti di un cittadino del Bangladesh in possesso di autorizzazione commerciale e partita IVA.