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Brian

Chiesa di Santa Maria Elisabetta 

Brian

Il territorio della piccola frazione di Brian è diviso tra il comune di Caorle e quello di Eraclea. Ritrovamenti eseguiti nel 1957 nella tenuta Romiati ed in aree vicine portarono alla luce delle fondazioni di mattoni "sequispadales" di un grande edificio, certificando l'origine della località già in epoca romana. Brian era un luogo di scambio marittimo

Il centro è racchiuso tra i canali Revedoli, Largon, la Livenza Morta ed il canale Brian. Quest'ultimo, fino ai primi anni del 1900, è stato un importante corso d'acqua per la navigazione interna.

 

Sulla riva destra del canale Revedoli, esiste un'antica chiesetta, oggi chiusa al pubblico, eretta nel 1678 da Francesco Antonio Boscaioli, Vescovo di Caorle dal 1674 al 1679, e dedicata a Santa Maria Elisabetta.
La chiesa ha subito dei restauri nel 1732-33, finanziati dal conte Giorgio Cottoni, e nel 1897 con un finanziamento da parte della famiglia Ravagnan di Chioggia. Durante la Guerra del 1915-18, nonostante i vari passaggi di truppe nella zona del Brian, la chiesetta rimase indenne.


L'1 ottobre 1963, quando si costituì la parrocchia di Santa Maria Elisabetta, il vecchio edificio risultò troppo angusto e perciò si decise di costruire l'attuale nuova chiesa di Brian ed il ponte apribile.
Interessanti da vedere sono le "porte vinciane" alla confluenza della Livenza Morta con il canale Brian, un sistema di chiusura delle acque attivato direttamente dalle maree. Nella frazione di Brian esiste un attrezzato approdo con rimessaggio per barche da diporto e la possibilità di alaggio e varo.

 

Oggi, a causa dello spopolamento delle campagne, i residenti della frazione del Brian di competenza del Comune di Caorle sono circa 60, mentre altri 350 risiedono nel Comune di Eraclea.



Data ultimo aggiornamento: 23-05-2017